martedì 5 febbraio 2019

Ciao Luigi...

 Mi piace ricordare, oggi che Sanremo apre i battenti un artista che con la sua partecipazione al dannato Festival di questa italia canzonettara i battenti li ha chiusi per sempre, privandoci del suo genio e della sua voce.
Luigi infatti cantava come Nat King Cole, ma in pochi in questa italia canzonettara se ne erano accorti. La sua grandezza come interprete emerge proprio in quelle rare occasioni in cui è chiamato a cantare brani non suoi. Come in questo provino rimasto chiuso in un cassetto per oltre vent'anni, sino a quando nel 1984 il fratello Valentino convinse Mogol autore insieme a Donida del brano a renderlo pubblico.
"Più mi innamoro di te e meno tu mi ami. Più io ti parlo di me e meno tu mi ascolti."  In realtà  Tenco rende questa canzone magistralmente sua....e anche questo é un segno distintivo comune a tutti i grandi artisti.
Di Luigi autore o cantautore ci restano decine di canzoni. Molte ai più sconosciute e alcuni classici, spesso ripresi da tutti gli interpreti più famosi.
Ci restano i suoi occhi tristi e penetranti e ci resta la sua insoddisfazione, probabilmente dettata non già dal non arrivare a quel successo che altri suoi amici e "compagni di viaggio" come Gaber o Paoli avevano da tempo raggiunto, ma se mai, dal non venir compreso da un pubblico a cui Luigi ha dedicato tutta la sua vita.

Al povero Tenco oggi che ho passato i sessanta....direi, parafrasando il titolo di una sua canzone famosissima, che c è poco da "vedere"...
Se non deve andare nella vita non va....
Il branco segue il caprone e si fa condurre dove il pastore vuole.
Vedrai vedrai è una triste ballata che racconta il fallimento di un uomo che ha dovuto ammazzarsi per far capire alla gente quanto era grande !
I veri artisti sono avvisati.

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